Parigi celebra il mondo di Michael Amzalag e Mathias Augustyniak, il duo di artisti/designer che ha stregato Bjork e Miuccia Prada.
‘The most inventive graphic designers of their generation’. È la definizione di Hans Ulrich Obrist per M/M Paris, il duo di designer/artisti da tre decenni in prima fila nel mondo della moda, della musica e della cultura d’immagine.
Le lista delle collaborazioni di Michael Amzalag e Mathias Augustyniak è sconfinata, messa assieme evoca l’intero gotha della cultura contemporanea e del fashion system. Il loro stile inconfondibile, che mescola illustrazione, tipografia e grafica, rende il termine ‘art direction’ riduttivo, sfiorando spesso la vera e propria (ri)creazione artistica.
Set design, arredi, tipografia ed editoria: di fronte ad una visione così forte l’orizzonte di intervento è praticamente infinito. Hanno ridisegnato e reinventato testate come Interview e Purple, dato vita alle annate migliori di Arena Homme + e portato alla ribalta Man About Town. Hanno collaborato e plasmato l’immagine di Bjork da Vespertine in poi, e progettato artwork indimenticabili per Vanessa Paradis e Benjamin Biolay.
Ancora, creato set per le sfilate di Miu Miu e interi alfabeti per Prada. Rimanendo su quanto ha inondato i nostri feed nell’ultimo mese, a loro si devono i format di Show-In-A-Box per Loewe, virali e invidiatissime ‘buste-sorprese’ della moda.
Raccontare gli M/M dalla A alla Z non è impresa facile. Un passo era stato fatto nel 2012 con la prima monografia, che continua oggi con il secondo volume. “M to M of M/M (Paris)”, appena pubblicato da Thames & Hudson, è un vero e proprio alfabeto, dalla M alla M, in 850 immagini. Il racconto di una creatività ingombrante, intermezzata dai contributi di Obrist, Vezzoli, Saville, Miuccia Prada e molti altri.
La pubblicazione si collega ad un altro progetto che prende vita proprio in questi giorni: ‘From one M/Museum to another’, una doppia mostra – ma più che una mostra è un ‘intervento’ – che si svolge tra il Musée des Arts Décoratifs e il Museo d’Orsay, due istituzioni Parigine che si guardan da un bank all’altro della Senna per raccontare e ripensare il mondo di invenzioni dei Dioscuri del fashion system.